l Reiki nasce all’inizio del secolo scorso nel 1922 con Mikao Usui che lo scoprì al termine di 21 giorni, trascorsi sul monte Kurama, dove si era ritirato per praticare meditazione e digiuno. Cominciò a praticarlo prima su se stesso e sui familiari per poi diffonderlo ad una cerchia ristretta di persone come strumento per armonizzare sia il corpo che la mente. Solo in seguito agli anni 80 si è diffuso in occidente in maniera inarrestabile riducendo al minimo la tecnica rendendola più fruibile. In realtà il Reiki, conosciuto come metodo Usui, è mirato all’evoluzione prima per sé stessi per poi essere rivolto agli altri.
Questo principio Universale sul quale Mikao Usui ha fondato l’insegnamento del Reiki, va onorato e rispettato in quanto strumento di consapevolezza e benessere globale dell’individuo, infatti tale insegnamento alle sue origini era concepito come un vero e proprio cammino spirituale che comprendeva oltre alle modalità di trasmissione di energia, anche le tecniche di meditazione ed altri insegnamenti basati sull’intuizione, per questo oggi è importante riferirsi a insegnanti che ne preservano la sacralità. Il Reiki è quindi una tecnica evolutiva assistita per risvegliare le coscienze attraverso un percorso di consapevolezza, riarmonizzazione, connessione e integrazione tra spirito e materia. Facilita il contatto con la propria essenza riequilibrando le parti che richiedono attenzione lì dove il corpo fisico, attraverso i sintomi, manda segnali d’allarme.
È opportuno citare brevemente il fisico Albert Einstein che con la teoria della relatività ha reso
possibile dimostrare che tutto è energia, che tutta la materia dell’universo non è altro che energia
solidificata e che materia ed energia sono equivalenti, come se fossero due facce della stessa medaglia che si differenziano solo per la loro frequenza vibratoria. Nel caso specifico del Reiki, una delle principali leggi della fisica quantistica enuncia che “una frequenza energetica maggiore che entra in contatto con una frequenza energetica minore, influenza la condizione vibrazionale dell’energia più piccola”. Il Reiki che significa appunto Energia vitale Universale, agisce a livello energetico e di riflesso sul piano fisico ed emozionale, riportando le frequenze vibratorie dell’energia individuale in risonanza armonica con quelle naturali dell’Energia Universale. Infatti la trasmissione di energia avviene attraverso la connessione dell’Energia Universale che viene canalizzata dall’individuo per poi essere trasferita tramite l’imposizione delle mani.
Il Reiki è uno strumento fondamentale a cui tutti possono accedere, soprattutto in questo periodo di grandi trasformazioni che il pianeta sta attraversando e quindi tutti i suoi abitanti necessitano di armonia ed equilibrio. Non a caso le pratiche olistiche così come i rimedi naturali si sono diffuse sempre più negli ultimi anni, si parla più facilmente di energia, di karma, di benessere e di meditazione, di integrazione delle energie maschili e femminili, di missione dell’anima, di salute e di crescita personale, tutto mirato all’evoluzione. Può essere a tal proposito utilizzato per qualunque causa, è rivolto a persone che necessitano di pace interiore, di riequilibrare corpo mente e spirito oppure per risolvere situazioni karmiche, per gli amici animali ma può essere trasmesso anche a piante o fiori e a tutta la natura, al cibo, all’acqua che beviamo… Il Reiki è Benessere puro!!! Il Reiki è Amore! Il Reiki è Armonia! Il Reiki è vita! Il Reiki è Energia Vitale, è un dono dell’Universo! Come governare tale energia dentro di noi per farla diventare autoguarigione nella nostra vita, coscienza, consapevolezza, soluzione e quindi crescita personale, è qualcosa che va imparato. È di fondamentale importanza quindi conoscere il proprio Master Reiki così da sceglierlo consapevolmente per farsi guidare all’educazione di tale conoscenza. Informarsi sulla sua storia, sulla sua formazione, sui suoi valori e sul suo percorso di fede. Prima di partecipare ad un corso di Reiki bisogna chiedersi qual è il motivo che spinge a partecipare per poi scegliere di percorrere la sua sacra strada, più vicina possibile all’intento per cui è nato! Per praticare il Reiki occorre conoscere bene come funziona l’energia, i chakra, le leggi universali, il karma, è quindi impensabile che questa disciplina venga diffusa senza un’adeguata coscienza, esperienza e saggezza. Ciò che quindi viene riconosciuto al Master Reiki è oltre all’esperienza, il tempo che viene dedicato che ha un valore, pur mantenendo ogni possibilità di accogliere chiunque abbia una sincera vocazione affinché possa ricevere e trovare il modo di scambiare equamente per ciò che riceve. Tuttavia in questi tempi sempre di più la diffusione di pratiche olistiche sta divenendo oggetto di marketing cadendo in modalità che in qualche modo tendono a svalutare la profondità di cosiddetta esperienza riducendola a qualcosa di piccolo e di poco valore. Sta diventando una moda e per quanto ci possa essere del buono in tutto questo poiché il risveglio ha infiniti modi per avvenire, bisogna dargli il giusto valore! Si è passati dai tempi in cui occorreva seguire un percorso con disciplina, rigore dell’anima, sacralità, ad un punto in cui tutto questo è diventato qualcosa che si trova online, dove un livello viene svolto in mezza giornata oppure dove si conseguono tre livelli in un solo giorno, dove si passa dalle offerte imperdibili di 10€ a Master di 10.000€.
Come tutte le cose che dall’essere riservate diventano fruibili a molti, possono essere oggetto di estremismi che non fanno mai bene oltre a non essere utili. È molto importante valutare tutto questo, dare un valore al Reiki e agli insegnamenti.
Il percorso è strutturato in tre livelli, si può ricevere l’attivazione Reiki per l’autotrattamento ma anche per trasmetterlo ad altri purché si rispetti l’etica dei principi base sopracitati. Con il secondo livello si viene a conoscenza di preziosi simboli da utilizzare a seconda delle esigenze e per chi sente di voler diffondere tale pratica, può mirare al Master, percorso intenso che implica un lavoro di preparazione di almeno sei mesi che abilita all’ insegnamento e quindi alla formazione di nuovi Master.
Fabrizia Battelli